Approfondimenti: “Gli strumenti per contrastare la dispersione scolastica”

[vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_column_text]“Considerato il repentino e continuo cambiamento del mercato del lavoro, non possiamo permetterci di limitare l’istruzione e la formazione agli istituti di istruzione; i luoghi di lavoro dovrebbero anche diventare ambienti di apprendimento”

James Calleja – Cedefop Director

 

In molti Stati europei il problema dell’abbandono scolastico è ancora presente e rappresenta per l’Europa una importante sfida. Sebbene l’Unione europea sia sulla buona strada con un tasso di abbandono scolastico al di sotto del 10 % entro il 2020, c’è ancora strada da fare.

L’abbandono prematuro predispone a un maggiore rischio di disoccupazione di lungo termine, alla povertà e alla criminalità, oltre a causare ricadute anche in termini di PIL di un Paese. Sviluppando strategie di successo per prevenire e affrontare questo fenomeno, ci si attende che i sistemi  di istruzione e formazione nazionali producano lavoratori più qualificati necessari per le attuali e future economie high-tech e per realizzare la strategia Europa 2020.

Parte delle attività di monitoraggio, è svolta dal Cedefop – Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale – che ha creato, quest’anno, uno spazio web di strumenti e consigli finalizzati a contrastare l’abbandono scolastico prematuro e ad orientare i giovani (tra i 18 e i 24 anni) a rischio di dispersione con il raggiungimento almeno del diploma di scuola superiore.

La cooperazione tra i responsabili politici ed i professionisti, i servizi per l’orientamento, le scuole ed i sistemi di istruzione e formazione professionale (IFP), gli insegnanti, i servizi per il pubblico impiego, i servizi sociali e le associazioni giovanili, è fortemente sostenuta dal Cedefop ed è alla base di tale progetto.

Questa cooperazione tra stakeholder politici e sociali mira principalmente a:

  • Identificare subito i segnali di abbandono scolastico precoce con l’obbiettivo di prevenire il fenomeno;
  • Aiutare gli studenti a rischio di dispersione;
  • Aumentare la frequenza scolastica e ridurre  il numero dei giovani studenti che decidono di ritirarsi;
  • Monitorare sistematicamente i giovani più a rischio;
  • Motivare e coinvolgere nuovamente gli studenti ritirati, attraverso il loro reinserimento nel sistema scolastico e formativo;
  • Sviluppare una conoscenza avanzata su come contrastare con successo l’abbandono prematuro della scuola.

Obbiettivo dello strumentario è fornire una sorta di guida, degli strumenti precisi che siano in grado di agire su tre aree principali:

  1. Identificare e monitorare i giovani o gli studenti a rischio dispersione;
  2. Intervenire per “mantener in” o riportare i giovani  all’istruzione e alla formazione;
  3. Valutare le misure correlate intraprese in un paese, una regione o un’istituzione.

 

Strumentario: consigli per l’uso

Lo strumentario, elaborato da diversi paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo e Regno Unito) e creato dal Cedefop, comprende:

  • Una serie di strumenti per affrontare l’abbandono anticipato, tratti da pratiche IFP ben riuscite – compresi gli strumenti sviluppati nell’ambito di progetti finanziati dai programmi di apprendimento permanente e Erasmus +;
  • Esempi selezionati di buone pratiche con prove del loro successo ed “azioni immediate” – attività semplici, relativamente facili da implementare – che possono contribuire a affrontare con successo l’abbandono anticipato;
  • Strumenti di auto-riflessione per i responsabili politici creati per individuare i punti di forza e le debolezze delle politiche messe in atto;
  • Piani di valutazione per i responsabili politici o gli istituti di istruzione e formazione professionale per progettare un adeguato piano di monitoraggio e valutazione.

Una volta individuati gli strumenti, le buone prassi di prevenzione e di contrasto all’abbandono scolastico, è fondamentale facilitarne lo scambio tra i diversi paesi europei, differenti tra loro per contesto socioeconomico, varietà dei ruoli dei datori di lavoro e dei servizi per l’impiego. Solo attraverso il rafforzamento della cooperazione europea in materia di IFP, il Cedefop potrà continuare a monitorare e analizzare l’evoluzione delle politiche di IFP, quindi fornire nuove conoscenze tramite l’analisi e la ricerca, e svolgere una funzione di mediazione attraverso lo scambio di idee ed esperienze, incoraggiando i partenariati e i forum di discussione tra i decisori politici. Questi ultimi possono ricorrere alle relazioni periodiche del Cedefop sugli sviluppi della politica di IFP per rivedere e concordare le comuni priorità in materia di istruzione e formazione.

Visitando il sito  del progetto troverai diverse sezioni, consigli ed esempi di come sia possibile applicare lo strumentario a seconda dei casi, dei paesi; potrai  inviare commenti e suggerimenti relativi a nuovi strumenti e misure, insomma lo spazio web, come sostiene Irene Psifidou – Departement for learning and employability – può essere un’occasione utile “per avere uno sguardo comparato e riflettere sul reale impatto delle politiche a favore dei giovani”.

 

(da www.cliclavoro.gov.it)[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

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